Periodo: secondo semestre

Contenuti:

  • Principi base e applicazioni del Telerilevamento: risoluzione geometrica e spettrale; scattering atmosferico e finestre spettrali; firme spettrali; principali caratteristiche delle missioni Landsat, Sentinel, SPOT, World View, Ikonos, COSMO Sky/Med, sensore ASTER; uso delle diverse bande dello spettro ottico per scopi geomorfologici e geologici.
  • Fotografie aeree: proprietà delle riprese con prospettiva centrale; scale, dimensioni e pellicole delle foto aeree; ortofoto; relief displacement; parallasse stereoscopico; ricostruzione della linea di volo.
  • Modelli Digitali del Terreno: DEM e DSM; risoluzione di un DEM e accuratezza verticale; principi di interpolazione e realizzazione di DEM raster e TIN; caratteristiche principali dei rilevamenti LiDAR.
  • Syntetic Aperture Radar satellitare: principi base dell’interferometria SAR; significato dell’ampiezza e fase del segnale; interferogrammi; interferometria differenziale; permanent scatterers.
  • Interpretazione di dati telerilevati e applicazioni: tono, contrasto, forma, colore, pattern, tessitura; riconoscimento di litologie, reticoli idrografici, principali morfologie e superfici alluvionali di diversa età.
  • Elementi base per l’utilizzo del software ENVI (composizione di immagini multispettrali, stretching del contrasto, operazioni di filtraggio e principi di classificazione su immagini raster).
  • Capacità di realizzare una carta della fotointerpretazione di aree montuose e di pianura alluvionale utilizzando foto aeree zenitali e immagini satellitari.
  • Pericolosità geomorfologica: concetti e metodi per la valutazione in aree montane, costiere e alluvionali.
  • Dinamica di versante: classificazione di un fenomeno e valutazione del grado di attività tramite osservazione sul terreno e fotointerpretazione; caratteristiche dei crolli, ribaltamenti, lateral spread, scivolamento traslazionale, scivolamento rotazionale, megaslides, rock avalanches, DGPV, debris flow, mud flow. Riconoscimento delle cause geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche, climatiche, antropiche.
  • Variazioni recenti degli alvei fluviali: variazioni di ampiezza, profondità e tipologia dell’alveo; modifiche del profilo longitudinale; modificazioni indotte da cave in alveo.
  • Dinamica costiera: rischio da mareggiata in coste basse, fattori principali e metodi di valutazione; difese costiere e tecniche di ripascimento.
  • Geomorfologia applicata alle pianure alluvionali: caratteristiche geomorfologiche, pedologiche e stratigrafiche della superficie e del primo sottosuolo della pianura padana e veneto-friulana; evoluzione in LGM e post-LGM; significato dei paleosuoli tipo “caranto”; principali elementi geomorfologici, pedologici e di stratigrafia quaternaria per la ricostruzione di caratteri geotecnici e idrogeologici superificiali e del primo sottosuolo; nomenclatura italiana per le unità quaternarie nel progetto CARG (differenze tra UBSU e unità allostratigrafiche).
  • Paleosismologia: indicatori di deformazione superficiale diretti e indiretti; studio di siti con fagliazione superficiale tramite trincee; liquefazione di sabbie; tsunami e depositi associati

Attività di apprendimento previste e metodologie di insegnamento: Oltre alle lezioni frontali, durante le esercitazioni in aula e presso il laboratorio d'informatica è prevista l’analisi di foto aeree e immagini satellitari di differenti processi e contesti; utilizzo dei dati telerilevati disponibili gratuitamente nel web.
E’ prevista attività in laboratorio d’informatica per acquisire le conoscenze base nell’utilizzo di software atti al trattamento delle immagini telerilevate e di informazioni georeferenziate (ad es. QGIS, ArcMap, ENVI). Un’importante parte delle esercitazioni riguarderà l’interpretazione di immagini telerilevate e DEM in un progetto GIS.
Sono previsti 2 laboratori sul terreno; un’escursione in pianura, mirata all’analisi di dettaglio dei processi di formazione degli ambienti alluvionali con attività pratica di carotaggi manuali; un’escursione nelle Prealpi Venete, per la cartografia geomorfologica di versanti e valli alpine come strumento per la conoscenza, pianificazione e l’intervento sul territorio.

Ultime modifiche: martedì, 27 agosto 2024, 15:16